sabato 25 febbraio 2012

EDUCAZIONE ALLE SCADENZE

E' tempo, scaduto in realtà, di rinnovare le iscrizioni, di versare acconti per i "viaggi di istruzione" (voglio usare lo scolastichese), di disporre di accordi e carte giuste per iniziare gli stages. Questo è solo uno dei periodi scolastici, in cui si concentrano appuntamenti con la burocrazia. Ma poi, da poco si sono dovute riconsegnare le pagelle controfirmate, le comunicazioni per i recuperi, e quasi ogni giorno le giustificazioni delle assenze e le autorizzazioni per le uscite. Ognuna di queste operazioni ha la sua scadenza, e allora viene da dire, ma quante scadenze! Certo, alcuni periodi scolastici sembrano accanirsi, ma diciamocelo con sincerità, esiste nei nostri giovani un vero, costante, rispetto della data di scadenza? Non ci capita più spesso di doverli rincorrere affinché le carte siano in regola? Certo, per buona parte delle cose tutto è recuperabile, nessuno caccia nessuno, ma anche questa spicciola attività burocratica mi interroga fortemente. Perché è così difficile dare importanza ad una data di scadenza? (Non parlo di orari o di disciplina, per ora solo di date di scadenza). Inutile dir loro che se non porranno attenzione in certe azioni, dimenticheranno di fare richieste per i concorsi entro i tempi stabiliti, l'iscrizione all'università, o l'appuntamento di un colloquio di lavoro; sono certa che le date importanti della loro vita non le dimenticheranno. Però la scuola è vita anche in questo: se c'è scritto che la pagella debba essere riconsegnata entro cinque giorni, la pagella si deve riconsegnare entro cinque giorni! E così per tutte le altre scadenze. Come rendere interessante un contenuto simile mi resta difficile pensarlo, ma l'urgenza della sua serietà è da considerare.

1 commento:

  1. Perchè stupirsi delle scadenze di scuola se tutta la nostra intera vita è caratterizzata da continue scadenze che si rincorrono e si rinnovano. Ma quali i nostri ragazzi si ricordano e quali si dimenticano? Sicuramente quelle da cui hanno un immediato tornaconto sono le prime ad essere onorate, per le altre c'è sempre tempo. Quindi non è vero che debbano essere educati alle scadenze, perché le hanno ben chiare in mente. Così chiaramente che decidono loro le priorità.
    La domanda quindi è un'altra. Come possono le scadenze di scuola diventare una priorità? Dipende esattamente, come direbbero gli economisti classici, dall'utilità marginale. Se dalla scadenza ottengono benefici maggiori rispetto alla fatica del ricordo ( o il mettere in campo strumenti che facilitino il ricordo)allora la scadenza verrà rispettata; se invece lo studente non ottiene nessun beneficio (beneficio inteso anche come mancanza di sanzione)allora la scadenza non verrà mai onorata nei tempi prescritti. Qualcuno storcerà il naso per questa lettura "utilitaristica" ma è alla base delle principali relazioni umane.
    Concludendo, se vogliamo che le scadenze di scuola diventino onorabili nei tempi concordati occorre stabilire precise conseguenze tali da rendere NON conveniente la dimenticanza.

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