venerdì 2 marzo 2012

INTERROGAZIONI-QUIZ: MA NON SIAMO AL MUSICHIERE!

Sta capitando anche a voi, cari colleghi, di osservare i nostri giovani frettolosi nel dare la risposta giusta nel più breve tempo possibile, durante le interrogazioni (per non parlare delle prove strutturate), spesso sbagliandola quella risposta, non tanto per buco di conoscenza, ma proprio per l'eccessiva "frettolosità"? Mi sembra di vederli, in quei contesti, dietro ad una postazione piena di lucine e con un pulsantone da pigiare, per vincere in velocità sull'avversario. Eh sì che, almeno nelle mie lezioni, di avversari nell'apprendimento proprio non si parla!  
La scuola del nozionismo sappiamo bene che sia più antica del Musichiere stesso, ma se mi capita di chiedere quando è stato introdotto il suffragio universale maschile in Italia, o meglio ancora, il suffragio universale senza altri aggettivi, capite bene che si tratta di una "nozione" che presuppone un ragionamento di una certa importanza, anche perché i suffragi non si ottengono così, e di conseguenze politiche e sociali troppe ne provocano. Allora perché tanti miei alunni "sparano" la risposta, senza utilizzare minimamente la propria intelligenza e poi, portati a ragionare, arrivano a quella corretta che comunque possiedono, perché altrimenti avrei chiesto altro? E mi trovo a ripetere continuamente: ragazzi, non è un quiz, dove la velocità è un importante fattore per la vittoria! I giovani, si sa, sono per il tutto e subito, è nella loro natura, ma non mi toglie dalla testa nessuno che la tipologia del quiz televisivo stia avendo la sua influenza sui loro modi di rispondere. Li avete mai sentiti dire: "L'accendiamo?"...
Allora la mia riflessione è questa. Se pochi giorni fa mi lamentavo che i nostri giovani non sono veloci nel rispettare le scadenze, oggi rovescio la prospettiva: l'interrogazione non scade, se serve tempo per dare una risposta intelligente, quel tempo utilizziamolo (per ora non considero l'alternativa che la risposta non si possegga affatto); se abbiamo tre ore per elaborare un testo scritto, quelle ore centelliniamole. Essere veloci non è sempre arrivare primi. Non ci giochiamo la bellezza di un'interrogazione ben fatta con una serie di "sparate" finali perché il cervello ha smesso di funzionare. Che le nostre interrogazioni siano sul serio colloqui orali, e non quiz televisivi, che di sicuro non farebbero audience!

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